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Il progetto mira a sperimentare un metodo per interrompere il circolo della povertà educativa che riguarda oggi in modo straordinario preadolescenti e adolescenti, attraverso il potenziamento del sistema educativo che se ne occupa. 

L’idea consiste nel risignificare i luoghi abitati dalle comunità educative, centri diurni, centri di aggregazione – e comunque i luoghi tipicamente fruiti dagli, dalle ‘escluse’ – come luoghi della comunità locale (beni comuni). In questo modo verrà potenziata l’interazione con il territorio rovesciando il principio di inclusione tipico dell’attuale sistema educativo: non saranno gli/le escluse a cercare di inserirsi nel territorio, ma sarà il territorio a fruire dei ‘loro’ luoghi. L’obiettivo è quello di dare vita a un sistema virtuoso in cui l’educare è anche strumento attivo per promuovere cittadinanza.

I luoghi principali individuati sono: a Monza il Carrobiolo, il Centro Rosmini, il Centro La Bussola di Monza; in Provincia Villa Dho Casa Aperta di Seveso e Le Ginestre di Giussano.

Qui saranno realizzati momenti ludico ricreativi, artistici, culturali e corsi di formazione/laboratori aperti a tutta la cittadinanza e inseriti in circuiti di comunicazione non specificatamente appartenenti all’ambito socio-educativo. Saranno coinvolti tutti gli Enti della rete CEM-MB e sarà curata la collaborazione con le istituzioni locali e con le istituzioni scolastiche.